La bellezza sta nei difetti.

 Ho sempre vissuto la mia vita scacciando i chiodi dalla mia testa, ma prima o poi si arriva ad un punto sfasato.
Nessun attrezzo potrà permetterti di riparare quella crepa e, nonostante lo stucco, l'impronta di quello sfaso resterà perenne con il colore degli altri, mentre lo stucco assumerà lo stesso colore solo con il tempo. Possiamo provare a tinteggiare quel muro di un colore uniforme, ma quella macchia resterà lì.

Non è un caso io abbia citato tutto ciò, paragonando tutto quello che mi accade attorno ad un lavoro tecnico quotidiano.

Tutti ci siamo sentiti dire di metterci una pezza sopra, ma quando quella persona, amico o relazione che sia ci lascia quel vuoto, una pezza non fa altro che peggiorare il danno.

Credo di aver voluto davvero bene solo a tre persone nella mia vita, due le porto sul collo ed una nel cuore e mai ho pensato di doverci mettere qualcosa sopra, ogni segno che porto di loro ha contribuito a formarmi e continua a modellarmi unicamente rendendomi giorno dopo giorno differente da chi ero quello precedente eppure mi permetto di coprire segni e dettagli talmente irrilevanti con chili di stucco.
In pratica tendo a crearmi dei difetti.

E' come sapere di avere una pelle di porcellana ed andare a stuzzicarsi i pori per poi coprirla con tonnellate di fondotinta e trucchi costosi che cercano di farti apparire di nuovo come prima di crearti quel segno.

Qualche mese fa ho interrotto un rapporto che ho portato avanti per tre anni pieni di intemperie cambiando totalmente il mio modo di essere.
So di essere sempre stata talmente annoiata da accettare qualsiasi soluzione pur di provare un momento differente da quello che mi ritrovavo a vivere tornando a casa ogni sera.

Quando ho conosciuto questa persona, l'ho fatto per lo stesso motivo. Ero annoiata dalla vita di coppia che stavo vivendo e volevo alterare quell'equilibrio per provare un brivido nuovo, ma ho incontrato una tempesta che mi ha risucchiata e scassata, alterando non solo quell'equilibrio, ma distruggendolo ed alterando anche me.

Passo da un paragone ad un altro questa sera e giro ancora intorno alle cose che voglio dire addobbandole con quei fiorellini che rendono delle frasi semplici, bellissime.

La bellezza di questa tempesta che sembrava non finisse mai, è che alla fine ha avuto un punto che ci ha portati finalmente a chiudere per ricominciare.

Il primo periodo non mi reggevano le gambe, è difficile farle smettere di tremare dopo una scossa così forte.
Era la prima volta in tre anni in cui non potevo permettermi di rovinare qualcosa perché non si trattava più solo di noi, ma per lui c'era già un qualcuno di speciale che non meritava nulla di cattivo per ripicca nel non potere essere al suo posto, così ho trovato conforto in qualcuno che non conoscevo, ma con una situazione talmente più complicata da farmi mantenere una distanza.

Questo è stato il chiodo che ha scacciato via tutti gli altri.

Questo è stato possibile solo parlando.
Riflettendo con un amico un paio di sere fa è venuto fuori che infondo ci leghiamo tanto a qualcuno solo quando parliamo perché il problema vero è diventato quello della comunicazione.
Fin qualche anno fa le persone dovevano parlare per conoscersi e non esistevano chat mal interpretabili, ora è tutto basato su questo.
Nessuno può davvero guardarti quando scrivi un messaggio.
Ora è più facile prendersela ed alla fine lo si fa sempre poiché ci si fraintende.

Ed ormai anche il rapporto che abbiamo con noi stessi lo confiniamo a quello.

Credevo fosse facile stare da sola e di non soffrirne, credevo di soffrire per la mancanza di qualcuno di specifico e non perché detestavo la mia compagnia e con quel punto ho capito di stare talmente male da dover far qualcosa.

Mai avrei creduto di essere felice per qualcuno che desideravo così tanto al fianco di un'altra persona, eppure ci sono riuscita senza rifugiarmi per forza in rapporti futili per poi rincorrere ancora quei pensieri.

Un segreto che mi porto dentro è sempre stato quello di addormentarmi solo se immaginavo qualcuno accanto a me, fin qualche tempo fa.
Poi una sera, mi sono addormentata leggendo e solo di recente ho realizzato che è davvero tanto tempo che non penso a qualcuno in quel modo, al suo posto vedo me che vivo i miei sogni e sconfiggo tutto quello che mi faceva paura.
Mi addormento immaginandomi quando riuscirò ad essere dall'altra parte del mondo a fare qualcosa che mi piace davvero fare.

E' bello passare dal dover trovare qualcosa per non pensare al sentirti leggero.


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